Comprendere, riabilitare, accogliere in nuovi contesti: percorsi per cani vulnerabili. In attesa del terzo appuntamento

Il ciclo di webinar dedicato alla conoscenza approfondita dei molossoidi e dei pit bull prosegue il 18 settembre con il suo terzo incontro. Se ti sei perso/a i primi due appuntamenti, questa è l’occasione per recuperare i contenuti e prepararti al meglio.

Nei primi due webinar abbiamo sfatato i principali luoghi comuni che gravano su queste razze e approfondito i fattori – genetici ed esperienziali – che influenzano il loro comportamento. Inoltre, abbiamo affrontato il tema della gestione di questi cani nei contesti familiari e nei canili.

 

1. Molossoidi e pit bull, oltre i falsi miti: strumenti per una conoscenza più approfondita e adozioni più consapevoli

Quando si parla di cani appartenenti alle categorie di molossoidi e pit bull è fin troppo scontato associare genericamente a ogni soggetto dei comportamenti aggressivi.
In questo webinar abbiamo cercato di sfatare i falsi miti nati negli anni attorno a questi cani, contrastando l’errata idea che possiedano tutti lo stesso schema comportamentale. Abbiamo preso singolarmente le razze considerate più problematiche dall’opinione pubblica e ne abbiamo analizzato le caratteristiche, notando le diversità che ciascuna mostra rispetto alle altre. American Pit Bull Terrier, Dogo Argentino, Rottweiler: ogni soggetto ha le sue specificità, risultato della commistione tra genetica ed esperienze vissute.
Ciò che li accomuna veramente, quando sviluppano comportamenti problematici, è la mancata comprensione del loro linguaggio da parte dell’essere umano, di quei segnali di disagio che manifestano quando qualcosa non va nel rapporto di fiducia con il loro punto di riferimento.
Dopo aver parlato della gestione in famiglia di molossoidi e pit bull, abbiamo aperto un nuovo capitolo legato al loro accudimento in canile. Molto spesso, infatti, la mancanza di una corretta comprensione e gestione di questi cani fa sì che le famiglie rinuncino a loro a seguito di una convivenza resa difficile da difficoltà comportamentali insorte.
A questo proposito, abbiamo analizzato alcuni video che descrivono il lavoro sul campo di Mirko Zuccari, Dog Trainer Manager della Fondazione Cave Canem, impegnato quotidianamente nel recupero comportamentale in diversi canili in Italia.
Al termine del webinar abbiamo scelto di dedicare uno spazio per sfatare i falsi miti più diffusi su molossoidi e pit bull, perché fare chiarezza è il primo passo per promuovere adozioni consapevoli.

Rivedi il primo webinar

 

2. Caratteristiche genetiche ed esperienze: comprendere i fattori che influenzano il comportamento del cane

Componente genetica ed esperienze vissute sono i due elementi fondamentali che determinano la struttura comportamentale di ogni cane. In questo secondo webinar abbiamo sottolineato l’importanza di affidare a entrambe queste componenti, e non solo a una di esse, un ruolo fondamentale per comprendere il carattere del cane che ci troviamo di fronte.

Per comprendere cosa ci sta comunicando il nostro cane, è fondamentale conoscere i sensi che utilizza per farlo. Abbiamo analizzato olfatto, udito e vista gli strumenti principali utilizzati dal cane per relazionarsi con l’ambiente che lo circonda.

Comprendere come gli elementi esterni influenzino il cane è essenziale per capire le ragioni dei suoi comportamenti. Uno degli ambienti principali in cui molti cani si trovano a vivere è quello familiare, caratterizzato dagli stimoli offerti dal contesto abitativo e dal fondamentale apporto della componente umana che è parte della famiglia. Una volta stabiliti i paradigmi per assicurare equilibrio nel luogo dove il cane passa la maggior parte del suo tempo, siamo passati all’analisi dell’ambiente esterno e dell’estensione sociale, ovvero il rapporto che ogni animale stabilisce con i suoi simili.

Tutti questi aspetti concorrono a definire il carattere del cane, risultato dell’influenza della componente genetica e delle esperienze vissute. Comprendere tutto questo è fondamentale per stabilire con lui un rapporto che sia basato sulla fiducia reciproca e sul benessere di tutti i membri della famiglia.

Rivedi il secondo webinar

Condividi l'articolo su

© 2025 IO NON COMBATTO